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Errori da non fare prima di aprire un blog

Errori da non fare prima di aprire un blog

Dopo tanti anni di blog e tanta esperienza come Coach Digitale (scopri qui chi sono) posso sicuramente dirti quali sono gli errori da non far prima di aprire un blog.

La prima cosa che voglio dire, senza spaventare nessuno, è che se lo vuoi fare devi farlo bene.

Se lo vuoi fare per vedere qualche risultato ci sono alcuni errori da non fare prima di aprire un blog. Ecco quali sono secondo me.

Scegliere il nome sbagliato

Se io oggi dovessi scegliere probabilmente chiamere il mio blog di montagna “In montagna con Gipsy” o “escursioni in montagna” o qualcosa del genere. 

Il nome del blog è importantissimo e deve evocare senza alcun dubbio quello che fai. Possibilmente deve contenere la parola chiave che si riferisce a quello che fai.

Ti troveranno più facilmente. Il nome dopo non si può cambiare.

O almeno, non lo puoi fare più quando la tua presenza in rete sarà più conosciuta.

Quindi pensaci subito e senza fretta e scegli quello giusto, cercando di sceglierlo corto. Questo serve per anche per i permalink, di cui parlo sotto.

come scrivere una bio per social e blog

Non personalizzare il dominio

Questo è assolutamente uno degli errori da non fare prima di aprire un blog.

Quando ho iniziato mi sono appoggiata a una piattaforma free, così come fanno in tanti.

Il problema è che il dominio non è personalizzato. Se hai un dominio in stile nomeblog.wordpress.com sei uguale a mille altri blog. Ma c’è altro.

Quando cominci a crescere e ci prendi gusto ti accorgi del limite che questo dominio ha, tra questi c’è quello di non essere presi seriamente dalle aziende per eventuali collaborazioni.

E a quel punto non ti vuoi sbattere a cambiare tutto. Quindi ti compri il dominio personalizzato dentro alla piattaforma e magari anche il pacchetto business.

Al di là del fatto che ha dei costi folli, anche il pacchetto business non ti permette di mettere mano ad alcune parti del sito.

Quindi se vuoi aprire un blog fai da subito, fin dal primo giorno, un dominio personalizzato e usa un server con buone prestazione come Serverplan o Siteground

Credimi sulla parola quando ti dico che i costi di attivazione saranno 100 volte inferiori rispetto a quelli che dovrai sostenere se non lo fai, rimanendo su queste “piattaforme free“.

Quale dominio scegliere?

Se scrivi in italiano scegli un dominio .it piuttosto che .com. Il dominio .it non si può ottenere con le piattaforme free e non voglio nemmeno cominciare a raccontarvi il casino che ho dovuto fare per trasformare il mio blog da .com a .it.

E anche questo è stato uno degli errori che ho fatto nel tempo. Quindi, ovviamente, se hai già un .com non cambiare assolutamente nulla!

Non curare la grafica

Un blog brutto e difficile da navigare non lo considererà nessuno. Punto. Non lo fai nemmeno tu come utente. Quindi perchè per il tuo blog dovrebbe essere diverso? E anche questo è un problema nelle piattaforme free.

Scegli un tema che ti piace, ma non riempirlo di colori e widget, lascia che sia semplice e leggero. Se non vuoi rivolgerti ad un grafico puoi provare a creare la tua grafica aiutandoti con un buon tool free come Canva. Io lo uso moltissimo.

Ti consiglio però di farti fare almeno il logo da un grafico. Sarà la tua firma e deve essere professionale.

Anche il tema è essenziale.

Scegliere un tema mobile friendly è fondamentale per Google. Oggi tutti navigano da smartphone e un tema smart ha un peso enorme per Google. Quindi scegli bene!

Non scrivere in ottica SEO

Quando ho aperto il blog non avevo alcuna ida di cosa fosse la SEO. Oggi dopo un po’ di anni non ho ancora finito di imparare, nonostante i molti corsi che ho seguito.

SEO sta per Search Engine Optimization, ed è un insieme di regole e ottimizzazioni che dovresti seguire per fare in modo che Google indicizzi il tuo articolo e lo proponga tra le prime pagine dei risultati.

Ai corsi magari ci arriverai anche tu tra un po’ di anni, ma per adesso ti dico di studiare come scrivere un articolo in ottica SEO. Se non scrivi in ottica SEO i motori di ricerca non ti prenderanno mai in considerazione.

Passeranno mesi prima che tu incominci a chiederti perchè. Avrai pubblicato un tot di articoli che poi dovrai riprendere e risistemare da zero.

parole di transizione per yoast seo

Quindi inizia subito a scrivere in questo modo e aiutati con un plug in ad hoc come Yoast Seo, che ti crea anche la SiteMap per i motori di ricerca, senza che tu debba fare altro.

Ma non considerare Yoast SEO come la bibbia, perchè conta di più scrivere come un umano, piuttosto che come un robot.

Non scegliere la corretta struttura dei permalink

I permalink sono il nome che si assegna ai link ed è, appunto, permanente. Ma per fortuna si può però scegliere come mostrare la parte del link che appare dopo il dominio.

Qui sotto vedi in grassetto la parte che puoi personalizzare.

coachdigitale.it/errori-da-non-fare-prima-di-aprire-un-blog/

Quando scrivi un articolo puoi scegliere quali parole usare (di solito coincide con il titolo dell’articolo). Ma non basta!

Quali permalink scegliere

Bisogna scegliere con cura tra le impostazioni di WordPress come appare il permalink e poi non cambiarlo più.

Ci sono infatti alcune impostazioni fisse, che non puoi modificare quando scrivi un articolo. Per esempio wordpress ti fa scegliere se mostrare i permalink come quello sopra in grassetto, o se aggiungere anche la data o altre informazioni.

Io per esempio, nel mio blog di montagna ho commesso l’errore di avuto per tanti anni la struttura con la data, perchè così era impostato. Ho capito poi però che era meglio una struttura semplice, senza data.

E’ importante scegliere prima di pubblicare il primo articolo come vuoi che wordpress mostri i permalink.

Se cambi in un secondo momento, tutti gli articoli scritti fino a quel momento andranno in errore 404 (scopri cos’è l’errore 404) e questo è male.

Ti rimando a questo articolo per capire le differenze tra permalink.

Io ti consiglio di scegliere una struttura permalink semplice, che riporta solo il nome dell’articolo, come quello che ho messo sopra.

Ecco perchè non mettere la data nel permalink:

  • i motori di ricerca mostrano nell’anteprima anche una parte del titolo dell’articolo. E quindi prima arrivavano a mostrare solo fino alla data e non si capiva mai di cosa stavo parlando.
  • la struttura con data penalizza gli articoli scritti anni fa. Quindi per quel che mi riguarda meglio senza data. In ogni caso la scelta la devi fare adesso, prima di iniziare.
  • è sempre meglio far capire subito a Google di cosa si sta parlando e farlo in modo semplice, anche nel link degli articoli.

Non essere costanti

La cosa importante da sapere è che Google impara presto ogni quanto scrivi. E quindi passerà a cercare nuovi contenuti sul tuo blog con quella cadenza. Ed è importante che quando passa trovi qualcosa di nuovo da indicizzare.

Ma oltre a questo, cosa ben più importante, i tuoi lettori si aspettano che tu scriva.

Pensare di non usare i tool di analytics

Devi sapere chi ti segue, come lo fa, quali pagine naviga, quando entra, quando esce. Da quali canali entra il tuo traffico. Entra più per ricerca organica o più dai social?

Bisogna collegare subito il blog ad un tool di Analytics e Google Search Console, e anche queste due semplici operazioni, fatte da una piattaforma free non sono poi così semplici. Motivo in più per avere subito il proprio dominio.

Sapere cosa fanno i tuoi lettori è importante per capire dove sbagli e correggere gli errori.

Attenzione però a quale tool di analytics scegli, oggi la questione della privacy è molto importante!

Non studiare i competitor

I competitor sono quei blogger che operano nel tuo stesso settore e parlano al tuo stesso target.

Devi scegliere alcuni grandi a cui ispirarti e alcuni al tuo livello per seguirne i progressi. Se loro crescono e tu no ti devi chiedere cosa stanno facendo di diverso. Fai rete con loro, fatti aiutare, fatti ispirare.

Iscriverti a gruppi sommersi sul social

Quando ci si avvicina a questo mondo, si capisce subito che la strada per il successo è in salita, che non è facile crescere sui social.

E allora si cade tutti nella tentazione di iscriversi a dei gruppi che in teoria dovrebbero aiutare a crescere con uno scambio di like e commenti. Sbagliato!

Questo è uno degli errori da non fare prima di aprire un blog, o subito dopo. Magari grazie a questi gruppi si cresce, ma sono tutte interazioni finte, che non portano traffico al blog e che non creano una rete reale di contatti. Non crei follower veri.

Quindi meglio crescere piano ma avere una rete vera. La rete, la community, è fontamentale. Serve per scambiare idee, per crescere, per imparare.

Credo di aver detto le cose più importanti, il resto lo imparerai strada facendo, ma questi secondo me sono davvero gli errori da non fare prima di aprire un blog.

Se ne vuoi sapere di più scrivimi, sfrutta la mia esperienza!

Comunque la cosa importante da capire è che non fare le cose sopra ti poterà a perdere tempo; anni, letteralmente. L’ho imparato sulla mia pelle.

Quindi forza, se vuoi cominciare a fare il blogger devi prima iniziare a studiare e non smettere mai. In bocca al lupo!

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